Accadde oggi: 13 ottobre 1962 Santo Amonti batte Mino Bozzano

Il 13 ottobre 1962 al Palasport di Roma, organizzato da Felice Zappulla, davanti a circa 9mila spettatori, faceva il suo ritorno romano Sante Amonti, un tempo beniamino del pubblico capitolino, ma non certo fortunato nelle sue ultime “esibizioni” contro Rinaldi, Whitehurst e Mack. Il bresciano, abbandonata definitivamente la categoria dei mediomassimi, si faceva strada in quella dei massimi conquistando il titolo contro Franco Cavicchi, ma anche per una bella vittoria ai punti sull’inglese Brian London. A Roma il pugile di Gussago affrontava Mino Bozzano, scultoreo massimo, che non sembrava promettere come agli inizi. Il ligure era chiamato quindi a un nuovo esame, ma non impossibile, visto che Amonti gli regalava parecchi cm. In altezza, ma soprattutto fisicamente, visto che il campione sarebbe stato un buon cruiser, categoria che all’epoca non esisteva. Il pronostico era alquanto incerto: la potenza e la tecnica del ligure contro la “guerra” dalla mezza distanza del bresciano. Bozzano per la verità s’incartava da solo attaccando subito con la speranza di liquidare la faccenda in poche battute, invece di utilizzare le sue doti migliori compreso l’allungo. Un invito a nozze per Amonti che dalla corta distanza iniziava la sua opera di demolizione contro un avversario che non aveva certo le idee chiare. Il ligure stretto alle corde e bersagliato da ogni dove, non riuscendo a fermare la furia del campione alzava il braccio in segno di resa alla terza ripresa. Amonti era commosso, liberato da un incubo e contento di aver ritrovato un pubblico che lo aveva molto apprezzato. Il bresciano sarà un buon campione d’Italia, ma non passerà ancora una volta l’esame europeo con Karl Mildenberger. Più drastica la situazione di Mino Bozzano che dopo questo match appenderà i guantoni al chiodo con un record di 31 vittorie, 15 per ko, e 3 sconfitte, tutte prima del limite.  

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